Il Consiglio ha predisposto il rendiconto consuntivo dell’anno 2019 ed il bilancio preventivo del 2020. Ora la parola va all’Assemblea degli Iscritti
In data 14.5.2020 (v. verbale sul sito ufficiale), il Consiglio ha approvato “a maggioranza, con il voto contrario” di otto consiglieri, il progetto di bilancio consuntivo dell’anno 2019. Più nel dettaglio, chi scrive ha dichiarato di “votare contro il progetto di bilancio consuntivo per motivi formali e sostanziali, non condividendo le scelte e le spese effettuate dal COA”.
Nella giornata di ieri (16.7.2020) è stato, invece, approvato, sempre a maggioranza (contrari lo scrivente ed il consigliere Luca Librizzi), il bilancio preventivo dell’anno 2020. Anche in questo caso chi scrive si è visto costretto a votare contro “dichiarando che il bilancio non contiene alcuna previsione agevolativa delle condizioni degli iscritti nonostante la situazione emergenziale e l’esistenza di sopravvenienze attive per € 350.000,00.”
Come ricorderete, infatti, all’indomani dell’approvazione del consuntivo era stata diramata dal COA una nota con cui si informava di tali sopravvenienze attive.
Anche in considerazione di ciò lo scrivente consigliere aveva chiesto, sempre per la seduta di ieri, l’inserimento (tra altri) di due punti all’ordine del giorno incidenti sul bilancio da approvare:
1) Esonero totale contributi annuali per beneficiari reddito di ultima istanza (la richiesta muoveva dall’ovvia considerazione di non potere pretendere pagamenti da quanti risultavano beneficiari di emolumenti pubblici per conclamate difficoltà economiche proprio per l’intrinseca contraddittorietà della circostanza. Il consigliere Luca Librizzi propose che per quest’anno l’esonero valesse per tutti, e chi scrive era comunque d’accordo).
2) Riduzione percentuale dal 5% al 2% per pareri di congruità (la richiesta era fatta, non solo al fine di agevolare il recupero dei crediti professionali in un momento emergenziale, ma anche per tenere conto delle mutate condizioni economiche in cui opera la categoria sicchè la riduzione dal 5% al 2% non doveva avere carattere transitorio ma permanente. Deve darsi atto che, parallelamente alla richiesta di chi scrive, è sopraggiunta dal valido Comitato Pari Opportunità una richiesta di azzeramento della tassa di opinamento parcelle per far fronte all’emergenza post covid. Superfluo dire che chi scrive si associava, fermo restando per il futuro la riduzione dal 5% al 2%).
Il Consiglio allo stato non ha inteso accogliere le richieste, però, pur approvando il bilancio preventivo così com’è (quindi senza esoneri o riduzioni), ha deliberato di “costituire una commissione per la predisposizione di un regolamento per l’erogazione delle somme oggetto dello speciale capitolo dedicato agli interventi in favore degli avvocati“.
Si confida che tale commissione, di cui lo scrivente non fa parte, individuerà quanto prima delle misure idonee quanto meno ad alleggerire le gravi condizioni in cui versano molti avvocati palermitani.
Ad ogni modo sia sul rendiconto consuntivo sia sul bilancio preventivo dovrà pronunciarsi (per approvarli definitivamente) l’Assemblea di tutti gli Iscritti che sarà convocata verosimilmente a Settembre. Della convocazione verrà data immediata notizia su questo sito auspicandosi che, a differenza del passato, vi sia la massima partecipazione degli avvocati.
Cari saluti, Vincenzo Sparti