Tutto tace…
Tutto tace, siamo alla vigilia dell’elezione di Mister 116.729 euro anno e l’evento è coperto dalla coltre più fitta, i delegati, da noi eletti, stanno tutti abbottonatissimi, eppure se non ricordiamo male, Mister 116.729 euro secondo l’art. 9 dello Statuto, sarà uno di loro, ma si sa, sono tutti in minoranza, la maggioranza sono sempre gli “altri”, chi è in minoranza non può decidere nulla, solo riscuotere i gettoni di presenza, (da loro stessi aumentati nel numero e nel valore), nel sito ufficial-propagandistico della Cassa Forense non vi è traccia nè dell’elezione, nè del nome dei “papabili”, secondo il totonomine l’oneroso e sacrificale scranno sarà occupato da uno tra Valter Militi (già vice Presidente Mister 91.353 euro/anno) e Nicolino Zaffina (già consigliere, Mister 63.440 euro anno) , più indietro sembra posizionarsi Roberto Uzzau, il consigliere che invitò i colleghi con basso reddito ad andare alla Caritas, tutti e tre, si sappia, votanti a favore dell’aumento delle proprie prebende, nel 2016, che pecunia non olet.
E nemmeno delle commissioni (o della, che non si è capito se sono 2, una sola, o nessuna) che dovrebbero riformare la previdenza di Cassa Forense trapelano notizie, quante sono? Chi sono i componenti? Come vengono pagate?, l’unica certezza è che sappiamo da chi saranno pagate, se esistono.
Domani avremo un nome? Assisteremo alle scene di pubblico giubilo di orde di coiscritti pronti ad abbracciare il nuovo Re o avremo un rinvio? Sapremo qualcosa dal sito di Cassa, dal puntualissimo articolo del bene informato “Il sole 24 ore” o perdurerà la fitta coltre, che tanto ai sudditi che gliene deve importare? La loro conoscenza delle attività di Cassa è limitata a 3 rate annue, il resto, per dirla con le parole del regnante (uscente?) è solo vanità “di soggetti in cerca di visibilità”.