Epilogo e danze di inerzie
“Accadde quindi che la distrazione di quel Giudice, esitata nella integrale omissione della “fase di studio”, mutò quell’attività di lavoro in un amabile e disimpegnato hobby, ma questo fece ignorando quell’ augusto documento che i sottoscrittori chiamarono Protocollo!
Accadde pertanto che anche quel Consiglio dell’ordine firmatario del patto, venne informato del peso politico e giuridico che riscuoteva quella sottoscrizione e, amaro a dirsi, accadde che nulla accadde”.
Così si concludeva il primo post relativo alla “distrazione” di un Giudice che, ignorando un protocollo sottoscritto da più parti, ordine compreso, trascurò e l’importanza di quel protocollo e l’assistenza di un avvocato, ridotta alla stregua di un cameo sulla scena di una udienza preliminare.
Tra procrastinazioni varie, l’errore venne infin sanato proprio da chi l’aveva commesso, al quale era stato segnalato, purtroppo e nonostante il tempo trascorso, esclusivamente dall’ interessato.
Il tutto avvenuto in un contesto di amare e desolanti inerzie, danzanti su un protocollo per esteti.